SIMPOSIARCA. Nome dato dai Greci a quel che la sorte aveva deciso dover essere il Re d'un Convito. I Romani lo nominavano Modimperator. Quando tutti i Convitati eran riuniti, tiravan ciascuno con quattro dadi alla sorte, e si riconosceva per Re del Banchetto quello, i cui dadi offrivano numeri differenti. Questo tiro di dadi, jactus, era detto Reale, Basilicus, e qualche volta Venus (Ved. Bevanda).
SIMPUVIUM. Vaso Sacro, col quale facevansi libazioni nei Sagrifizj. Avanti di colpire la Vittima il Sacerdote gustava il Vino, che era in quel vaso, e lo faceva assaggiare egualmente a tutti i presenti, e quindi lo versava nelle corna della Vittima preparata.
SINDONE. Specie di lenzuolo destinato a coprirsi. Gli antichi se lo avvolgevano al corpo allorchè coricavansi. Se ne servivano pure per portare i morti al sepolcro.
SINEDRIN. (V. Sanhedrin).
SINORIS (V. Carro).
SINTESI. Presso gli Antichi era una specie di Clamide, che si mettevano addosso nei Conviti per non imbrattare i lor abiti.
SINUS (V. Toga).
SIPARIUM. Sorte di tela dipinta, che serviva alle decorazioni sceniche del Teatro Romano per le comiche Rappresentanze (Vedasi Scena).
SISTO o XISTO. Viale (V. Ville).
SISTRO. lstrumento degli Antichi consistente in un piccol cerchio di metallo attraversato da una verga di ferro. Usavasi nelle Feste onde dare con una certa cadenza il tempo al ballo ed al canto.
SITARCIA. Specie di bisaccia, in cui i viaggiatori portavano seco i viveri necesssarj.
SITICEN. Davano i Romani tal nome a colui, che nelle pompe funebri accompagnava col flauto l'arie lugubri, le quali eran cantate in onore del morto.
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