Il Miglio Romano, misura di simili passi, comprendeva dunque otto Stadi Volgari ed un terzo; otto Stadj Sacri; sette Stadj e mezzo di Re. Stadio era pure presso i Greci il luogo, dove gli Atleti si esercitavano alla corsa, e quello ove combattevano per riportarne la palma. Siccome la lizza o carriera destinata ai Giuochi Atletici non aveva in prima che uno Stadio sol di lunghezza, essa prese il nome dalla sua stessa misura, e si chiamò sempre lo Stadio, sia che precisamente avesse questa estensione, sia che fosse molto più lungo; e sotto questa denominazione si comprese non solo lo spazio, che dagli Atleti si percorreva, ma quello inoltre, che gli spettatori dei Giuochi occupavano. Il luogo, ove combattevan gli Atleti, era detto Scamna, perchè era più basso e più scavato del rimanente. Da' due lati dello Stadio, e sulla sua estremità, vi era un'altura o specie di terrazza piena di sedili e gradini, ove stavano assisi gli spettatori. Le tre parti notevoli dello Stadio erano l'ingresso, il mezzo, e l'estremo.
L'ingresso nella lizza, d'onde gli Atleti partivano, era segnato in principio per tutta la larghezza dello Stadio da una semplice linea. Vi fu sostituita poscia una corda tesa davanti ai carri, cavalli, o uomini, che dovessero correre, e talvolta si metteva una traversa di legno.
Nel mezzo dello Stadio vi si ponevano comunemente i Premj pe' i vincitori.
All'estremità dello Stadio finalmente eravi un segno indicante il termine per i corridori a piedi. Nella corsa dei carri e nella corsa a cavallo bisognava girare molte volte intorno al segno senza fermarsi, per riguadagnare in seguito l'altra estremità della lizza, da cui si era partiti.
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