Oltre a ciò, il maneggio delle grandi passioni, e soprattutto della pietà e del terrore, che turbando ed agitando l'anima con uno spettacolo commovente o terribile cagioni al tempo stesso un dolce piacere con questo turbamento e con quest'agitazione medesima; la scelta d'un soggetto o argomento grande, nobile, interessante, rinchiuso dentro giusti limiti dalla unità d'azione, di luogo, e di tempo; finalmente la condotta dell'intera Rappresentauza, che per l'ordine e per una felice concatenazione d'episodj ed intrecci tiene lo spirito dello spettatore sospeso fino alla catastrofe o scioglimento del nodo, che gli tende la sua tranquillità di spirito e lo rimanda contento; ecco i cambiamenti precipui, che da Eschilo furono fatti alla Tragedia ancora bambina, senza omettere quello di aver dato ai suoi Attori certe Maschere, onde coprirsi il volto, delle quali si mantenne dipoi sempre l'uso in tutte le Azioni Teatrali tanto Comiche quanto Tragiche (Ved. Coro, e Maschera da teatro).
TRANITI (Vedasi Navigli).
TRANSVECTIO (Vedasi Cavalieri Romani).
TRECI. Davasi tal nome a quei Gladiatori, che cornbattevano armati d'un piccolo scudo, e con un pugnale ricurvo.
TRIARJ, Triarii o Pilani. Davasi tal denominazione dai Romani a' Soldati, che componevano nelle loro Armate un Corpo distinto. Essi adopravano specialmente il Pilum nei loro combattimenti. Quelli, che andavano alla testa di questo Corpo di Truppe, si appellavano Antepilans. Erano sempre i più avanzati d'età, ed i più sperimentati degli altri.
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