È annessa al fine dell'angolo una Stanza, terminata e voltata un semicerchio, nella quale entra il Sole da mattino a sera per le finestre, che vi sono in tutto il suo giro: nel suo muro sono incastrati gli Armadj somiglianti a quelli delle Biblioteche, dove ci stanno dei libri che non esigono una lettura seria, ma che si sogliono scartabellare così per passatempo.
Un luogo da dormire è contiguo alla medesima Stanza con insieme un corridore, che sospeso e foderato di tavole e disposto in modo che con salubre temperamento viene smaltendo, e somministrando qua e là il calore, che una volta abbia conceputo.
Il resto di questa porzion della Villa non è che per uso dei Servi, e dei Liberti, essendo per la maggior sua parte così linda che vi si può alloggiare ancor gli Ospiti.
Nell'altra parte vi è parimenti una Stanza molto abbellita; quindi una Stanza che può dirsi o Stanza grande, o piccolo Triclinio, la quale spira tanto per il molto Sole, che l'investe, quanto per il molto mare, che vi si vede.
V'è in seguito una Stanza colla sua Anticamera alta come se fosse da estate, ma coi necessarj ripari per servire da inverno: essa in realtà è sottratta a tutti i venti: alla medesima si unisce per mezzo d'un muro comune un'altra Stanza similmente colla sua Anticamera.
Poi viene la Cella frigidaria pe'i Bagni, ampia e distesa, dai cui opposti muri escon fuori due gran Vasconi, voltandosi quasi per terra, e sono tanto capaci, che venendovi voglia di nuotare avete dove, e come soddisfarvi.
È annessa alla medesima Cella frigidaria la Stanza dei profumi, come ancora l'Ipocausto o Stufa; è similmente annesso lo Spogliatojo per il Bagno; e quindi seguono due Celle non tanto dispendiose, quanto eleganti.
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