Per ispiegarlo fà d'uopo distinguere ciò che riguarda il Popolo e le Tribù d'Isdraele, e ciò che personalmente rapportasi al Sacerdote. Portava egli sulle spalle nel luogo ove attaccavasi l'Ephod una specie di fibbie, due pietre preziose, di cui ciascheduna aveva il nome di sei Tribù, e significavano per conseguente che il Sacerdote era caricato di tutti i doveri, di tutti i bisogni, e di tutte le iniquità, debolezze ed ignoranza del Popolo; che era il ministro ed il servitore di tutti, il loro guarante presso Dio, ed obbligato a corrispondere e di loro e per loro.
Portava sul petto e sul cuore i medesimi nomi impressi sopra dodici pietre preziose di specie diverse, incastrate in oro, e disposte in quattro filari dentro un quadrato di ricamo, detto Razionale o Pettorale ossia Oraculum,
Il posto, che tenevasi dal Razionale, ov'era il nome delle dodici Tribù, significava che l'amore, lo zelo, e la compassione rendevano amabile al Sacerdote quel peso di che senza ciò avrebbe oppresse le di lui spalle, o inutilmente sopraccaricate. Aveva sotto gli occhi i bisogni distinti e particolari d'ogni Tribù; leggeva i suoi doveri nei loro; la di lui gloria era la carità e l'umiltà; ogni nome era per lui egualmente prezioso, e ciascun nome per lui era incassato nell'oro. Era Pontefice e Mediatore per tutti e per ogni individuo, e si riconosceva indegno di comparire d'avanti a Dio se non aveva un cuor tanto puro quanto l'oro, e le pietre preziose, così esteso quanto le Tribù d'Isdraele, e insensibile riguardo agli altri interessi quanto il diamante e le altre pietre tagliate, ove i soli nomi delle Tribù fedeli erano impressi.
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