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      Non uno dei suoi apostoli che non proclamasse la pace fra i popoli.
      Mirabeau, Lafayette, Robespierre medesimo cancellarono la guerra dal simbolo che presentarono alla nazione."
      Disgraziatamente la rivoluzione, dopo breve cammino, dimenticò le ragioni della sua origine e le splendide promesse che aveva fatte a sè medesima e al mondo.
      E come all'interno, resa cieca di furore per gli ostacoli che incontrava, fece della ghigliottina stromento delle sue feroci giustizie, e finì per sollevare contro di sè l'animo di quasi tutta la Francia, che per disfarsene le preferì il dispotismo d'un soldato, così in Europa, per far guerra alle monarchie, riaprì l'êra delle grandi guerre, che la mitezza dei costumi e gli accresciuti rapporti fra le nazioni pareva avessero già chiusa.
      Il torto dei fanatici che diedero alla rivoluzione francese un carattere violento, fu di avere creduto che le loro idee di emancipazione intellettuale e morale dell'uomo, comprese e accettate fino allora solamente da un piccolo gruppo di spregiudicati, potessero, a lume di ragionamenti e di decreti, trionfare su idee e credenze e pregiudizî, che hanno radici molte volte secolari nella coscienza e nell'animo dei popoli; e di avere immaginato di poter fondare il nuovo ordine di cose, offendendo una quantità innumerevole di interessi, e servendosi di quei mezzi di violenza, di cui si servivano le vecchie tirannidi per sottomettere i popoli ribelli.
      Dimenticarono che la società non è una costruzione che si possa disfare e rifare a piacimento di chi ne assume il governo.


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Le guerre le insurrezioni e la pace nel secolo decimo nono
Volume primo
di Ernesto Teodoro Moneta
Tipografia Popolare Milano
1903 pagine 338

   





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