Colle vittorie di Lima, Perù, (1819), di Tanaquillo, Nuova Granata, (1821) e di Ayachuco Perù, (1824) in tutta l'America spagnuola, da Buenos Aires al Chile, dal Chile al Perù, dal Perù alla Nuova Granata, non ci son più segni di dominazione spagnuola, e al posto degli antichi vicereami castigliani sorge una costellazione di giovani Repubbliche, splendide di belle promesse: la Confederazione Argentina l'Uruguay ed il Paraguay lungo il Plata; ad occidente il Chile e il Perù, la Bolivia e l'Equatore; al Nord la Colombia ed il Venezuela, poi il Messico, e di lì a non molto il Guatemala.
Queste Repubbliche dell'America latina ebbero la fortuna, come l'aveva avuta l'America del nord, di non aver avuto fra i loro liberatori un Buonaparte.
Il generale San Martin dopo avere liberato il Chile e il Perù, vinta l'ultima guerra, ricusò il titolo di generalissimo, contento di quello conferitogli dai suoi commilitoni, di primo soldato della libertà.
Ritirandosi a vita privata, così scrisse a coloro che lo volevano al governo:
«La presenza d'un guerriero fortunato, torna sempre pericolosa a Stato nuovo.... Più che compensato da dieci anni consunti in rivoluzioni e nei campi, compii la promessa fatta ai diversi paesi ove combattei, di renderli indipendenti, e lasciare che si scegliessero essi il governo.»
Non meno disinteressato e rigido repubblicano si mostrò il Bolivar.
Offertigli gli onori del trionfo e la suprema magistratura dopo la vittoria di Tanaquillo, ricusava con queste nobili parole:
«Un par mio è pericoloso in governo popolare; desidero rimanere semplice cittadino, per essere libero io e tutti.
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