Il figlio del celebre Cathelineau, benchè disarmato, fu ucciso a bruciapelo da un ufficiale dell'esercito; alla presa di un castello di un antico realista tutta la famiglia del castaldo, compresa una fanciulla di tredici anni, fu trucidata.
Anche allora si ebbe la prova che di tutte le guerre le più feroci sono le guerre civili.
Per ciò che riguarda la duchessa di Berry, la storia narra che, dopo una fuga piena di pericoli, in mezzo a continui inseguimenti, quand'ebbe trovato un asilo in Nantes, fu questo rivelato al governo da un israelita, Simon Deutz, (compensato dal governo chi disse con 500,000, chi con 100,000 lire). Arrestata e imprigionata, con sua grande umiliazione partorì in carcere, sicchè fu costretta a confessare che era unita in matrimonio col conte siciliano Lucchesi Palli.
Il governo, di cui era membro Thiers, che avrebbe dovuto coprire di un pietoso velo la dolorosa avventura, ebbe l'ingeneroso coraggio di darne notizia nel giornale ufficiale.
La duchessa di Berry fu fatta partire per Palermo, dove aveva i suoi congiunti.
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Non era ancora interamente vittorioso dei realisti nella Vandea, quando il governo ebbe a sostenere una sanguinosa lotta per parte dei repubblicani nella stessa Parigi.
Ne furono occasione i funerali del generale Lamarque, uomo popolarissimo, che non aveva mai nascosto le sue simpatie per le idee repubblicane.
Pochi repubblicani avevano deliberato il giorno innanzi di approfittare del caso straordinario per una nuova insurrezione.
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