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      Non vedendo mantenute queste promesse, nel 1831 fece occupare la Siria dalle sue truppe. Il sultano lo dichiarò ribelle, e mandò contro Ibrahim che le comandava e che aveva già invaso l'Asia Minore, due eserciti per ridurlo all'obbedienza.
      In due combattimenti e nella battaglia campale di Koniah (1833) le truppe del sultano furono da Ibrahim interamente distrutte.
      Il vincitore già moveva col suo esercito a marcie forzate su Costantinopoli, quando il sultano, vedendosi perduto, ricorse per ajuto allo czar. Questi si affrettò a spedire una flotta nel Bosforo, e a far sbarcare 15,000 uomini a difesa di Costantinopoli. In ricambio la Russia ottenne col trattato di Unkiar-Skelessi il libero passaggio della sua flotta attraverso i Dardanelli, e, sotto il nome d'alleanza, un reale protettorato sulla Turchia.
      Mehemet-Alì, protetto dalla Francia, perchè avversato dall'Inghilterra, ottenne il governo della Siria.
      Nel 1839 morto Mahmoud, vittima delle sue sregolatezze, e succedutogli il figlio Abdul Medgid, appena sedicenne, governando in suo nome i ministri, le ostilità furono riprese per ritogliere la Siria a Mehemet-Alì. Ma la fortuna arrise anche allora al di lui figlio Ibrahim, il quale, attraversata da vincitore l'Asia Minore, minacciò di nuovo Costantinopoli.
      La Francia avrebbe voluto sostener la causa di Mehemet-Alì, credendo di veder in lui il riformatore della Turchia, ma l'Inghilterra, più pronta, si unì alla Russia e all'Austria, a difesa dell'impero turco. E dopo che le flotte riunite d'Inghilterra, d'Austria e di Russia, ebbero bombardato Beyrout e San Giovanni d'Acri, Mehemet-Alì fu costretto di rinunziare per sempre alla Siria, e di contentarsi del viceregno di Egitto, divenuto, com'egli desiderava, ereditario nella sua famiglia.


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Le guerre le insurrezioni e la pace nel secolo decimo nono
Volume primo
di Ernesto Teodoro Moneta
Tipografia Popolare Milano
1903 pagine 338

   





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