Pagina (257/338)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Ne nacquero polemiche vivissime, la cui eco non poteva non produrre una triste impressione nell'animo di Carlo Alberto, anche nel caso ch'egli fosse stato tale eroe, da non sentire preoccupazione di sorta pei suoi interessi dinastici.
      Per tagliar corto a queste polemiche, e nella fiducia di vieppiù stimolare l'ardore guerriero del re, offrendogli un premio anticipato delle sperate vittorie, il Governo provvisorio di Lombardia bandì il manifesto che invitava i cittadini a dichiarare, in pubblici registri, se volevano l'immediata unione al Piemonte o la dilazione del voto.
      Il Governo provvisorio non aveva dimenticato nel manifesto di dichiarare «provvido il pensiero che le nostre terre si associno al vicino e bellicoso Piemonte, salve le comuni guarentigie della libertà».
      Come sempre avviene in simili casi, la risposta del popolo lombardo fu quale la desiderava chi lo interrogava; una imponente maggioranza (561,002 voti contro 681) si dichiarò per la fusione col Piemonte.
      Stavano aperti i registri per la fusione, sulla quale gli albertisti fondavano le loro maggiori speranze, quando il generale Nugent, che conduceva a Radetzkv l'esercito di soccorso, otteneva quasi ogni giorno notevoli vantaggi sulle truppe romane, condotte dai generali Durando e Ferrari, e sulle milizie venete che dovevano contrastargli il cammino.
      Dall'impedire o no la congiunzione del corpo di Nugent con Radetzky, e non dalla fusione, dipendevano le sorti di tutta la campagna.
      Radetzky, che colle poche forze rimastegli era irremissibilmente condannato ad una difesa assolutamente passiva, e che, nella stretta cerchia in cui si trovava chiuso il suo esercito, vedeva con sgomento i viveri diminuirgli di giorno in giorno, non si stancava di mandare messi su messi a Nugent, prima per esortarlo, poi per ordinargli di portarsi difilato a Verona, senza perder tempo nel sottomettere le città del Veneto, perchè vedeva nell'arrivo dei ventimila uomini di Nugent l'unico suo scampo, e la quasi certezza di non lontana vittoria.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le guerre le insurrezioni e la pace nel secolo decimo nono
Volume primo
di Ernesto Teodoro Moneta
Tipografia Popolare Milano
1903 pagine 338

   





Carlo Alberto Governo Lombardia Piemonte Governo Piemonte Piemonte Nugent Radetzkv Durando Ferrari Nugent Radetzky Nugent Verona Veneto Nugent