Se allora e qualche tempo dopo una domanda chiara di amichevole intervento fosse stata fatta alla Francia dal Governo provvisorio di Lombardia o dal Governo di Venezia, non v'ha dubbio che sarebbe stata esaudita, ma il Governo provvisorio di Lombardia, allora tutto infervorato per la fusione col Piemonte, rispose al voto dell'Assemblea Francese, colla destituzione del suo rappresentante a Parigi, Frappolli, perchè aveva espresso l'opinione che la Francia sarebbe intervenuta, «anche contro il parere di Carlo Alberto, se la Lombardia e il Veneto l'avessero chiamata»; e Manin avendo interpellato, in nome di Venezia, gli altri governi italiani intorno alla domanda di aiuto alla Francia, aveva avuto, da tutti, risposta contrariissima.
Quando, avvenuti i disastri, il Governo provvisorio di Lombardia si decise, in extremis, a chiedere il soccorso della Repubblica, la situazione della Francia non era più quella dei primi mesi. Un mese prima di Custoza era avvenuta l'insurrezione proletaria di giugno, la quale portò alla causa della Repubblica un colpo così forte, da rendere possibile qualche anno dopo il tradimento che la uccise. Per questo, e per gli effetti ch'essa ebbe nelle vicende d'Europa, è d'uopo accennarne quì le cause principali e il carattere.
LA LOTTA SOCIALE IN FRANCIA.
L'insurrezione di febbraio, iniziata da studenti e proletari, riescì vittoriosa, come abbiamo a suo tempo ricordato, grazie specialmente alla parte che nell'ultimo giorno vi prese la Guardia Nazionale. Se essa non avesse fatto scudo del proprio petto agli insorti, questi sarebbero stati terribilmente schiacciati dalla truppa assalitrice.
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