Allora si rivolsero a Bruxelles, dove trovarono ben disposti il governo, gli alti funzionari e l'Università.
La Girafe era perciò diretta ad Ostenda, dove entrò in porto alla sera. Il mattino del domani i viaggiatori della pace universale partivano con treno speciale per Bruxelles, dove venivano ricevuti alla stazione dal presidente e da tutti i membri del Comitato ordinatore del Congresso.
Questo si aperse il giorno medesimo del loro arrivo, 20 settembre, ad un'ora del pomeriggio.
PROPOSITI E SPERANZE DEI CONGRESSISTI.
Il Congresso fu tenuto nella Maggior sala della Società della Grande Harmonie. La sala, nota il resoconto del Congresso stampato l'anno dopo in Bruxelles,(7) è addobbata con giusto. Nel fondo, dietro al tavolo dell'ufficio, si innalza una statua allegorica, che impugna un alveare; ai suoi piedi ci sono gli emblemi delle scienze, delle arti, dell'agricoltura e del commercio, in mezzo ad arbusti, a ghirlande di fiori e a bandiere dai colori nazionali del Belgio. Intorno alla sala drappeggiano le bandiere dell'Inghilterra, di Francia, degli Stati Uniti, di Germania, d'Olanda e d'Italia.
Di quella eletta legione di pensatori, di filantropi, rappresentanti di un'età futura, di uomini viventi col pensiero in giorni ancor non nati, dei quali soltanto gli anglo-americani toccavano i centosessanta, l'opuscolo che dà il resoconto del Congresso, non nomina che i membri del Comitato, tutti cittadini belgi, alti funzionari e professori di Università, e gli oratori, di cui pubblica i discorsi.
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