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      ORDINI DEL GIORNO VOTATI.
      «1.° L'appello alle armi per risolvere le vertenze internazionali è un uso che condannano a un tempo la religione, la ragione, la giustizia, l'umanità e l'interesse dei popoli. - In conseguenza, è un dovere per il mondo civile, e un mezzo di salute adottare le misure proprie a recare l'abolizione completa della guerra.
      «2.° È della più alta importanza insistere presso i governi acciocchè mediante un arbitrato, i cui principî sarebbero posti nei trattati, sieno definite, per via amichevole e secondo le regole della giustizia, le vertenze che potrebbero sorgere tra le nazioni. Arbitri speciali, o una Corte suprema internazionale pronuncierebbero in ultima istanza.
      «3.° È desiderabile, che in tempo prossimo un Congresso delle nazioni, formato di rappresentanti di ciascuna di esse, si riunisca per redigere un Codice regolante i rapporti internazionali. Lo stabilimento di questo Congresso e l'adozione di un Codice sanzionato col consenso di tutte le nazioni, sarebbero mezzi sicuri per arrivare alla pace universale.
      «4.° V'è motivo di chiamare rispettosamente l'attenzione dei governi sulla necessità di entrare, con una misura generale e simultanea, in un sistema di disarmo, il quale riducendo le spese degli Stati, faccia nel medesimo tempo scomparire una causa permanente di irritazione e d'inquietudine. La fiducia reciproca e lo scambio di buoni ufficii sono altrettanto favorevoli a ciascun paese in particolare, quanto al mantenimento della pace e allo sviluppo della prosperità delle nazioni».


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Le guerre le insurrezioni e la pace nel secolo decimo nono
Volume primo
di Ernesto Teodoro Moneta
Tipografia Popolare Milano
1903 pagine 338

   





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