Siccome però questa spedizione, più ancora del mancato soccorso della Francia nel 1848, fu dal 1849 in poi l'argomento più formidabile, direbbesi il cavallo di battaglia, di cui i nemici della democrazia e della fratellanza dei popoli si servirono in ogni tempo, per tener vivo in Italia un grande odio contro la Francia, è dover nostro, come abbiam già fatto, a proposito del mancato soccorso della Francia alla Lombardia nel 1848, sfatare la iniqua leggenda, ricorrendo a fonti storiche genuine.
La Democrazia Francese ingannata.
Era presidente della repubblica Luigi Napoleone Bonaparte, il quale, sostenuto dal partito militarista e nazionalista, aveva bisogno di cogliere le occasioni che potevano condurre ad una buona guerra esteriore; e, già divisando il ristabilimento dell'impero, doveva mirare a distruggere una repubblica fuori di Francia, per abituare i francesi a farne senza nel loro proprio paese. Mettendo le armi di Francia a servizio del papato, si assicurava anche l'appoggio del partito clericale, così da non temer più, per la realizzazione del suo sogno imperiale, che l'opposizione dei puritani della repubblica.
Non tutti i ministri erano entrati nella cospirazione bonapartista, ma essendo tutti, con Odilon Barrot presidente del Consiglio, nemici dei socialisti e della rivoluzione, pensavano che la forza del governo per tener in freno il partito rivoluzionario si sarebbe accresciuta con una spedizione che avrebbe dato alla Francia una diretta influenza nelle cose d'Italia e una maggiore autorità in Europa.
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