Pisacane non tenne conto che obbiettivo del governo e dei reazionari di Francia e del corpo di spedizione era Roma, e il pretesto era che il governo della repubblica non fosse voluto dai romani, ma imposto da una fazione composta specialmente di forastieri. Era dunque di somma importanza che i romani, popolo ed esercito, dimostrassero con un'ostinata difesa, che proprio essi di governo papale non volevano più saperne, e che la repubblica era il governo di loro elezione.
Noi siamo disgraziatamente ancora in una epoca in cui i popoli sono considerati secondo le forze di cui dispongono, o il coraggio che dimostrano per la difesa o la rivendicazione dei loro diritti.
Se un popolo è tiranneggiato da un Governo domestico, o soggetto a dominazione straniera, si giudica generalmente che tale stato se lo sia meritato. Così il popolo libero e che sta bene non si sente in obbligo di dar mano a chi è caduto perchè risorga.
L'Italia dopo più secoli di servaggio, a cui pareva rassegnata, era stata giudicata una nazione d'imbelli. L'Europa s'era tuttavia ricreduta sul conto del nostro paese, dopo averlo veduto con tanta unanimità e costanza di propositi strappare a una a una ai suoi principi, che pur resistevano, le più importanti riforme; e quando la Lombardia e il Veneto insorsero quasi senz'armi contro un numeroso e agguerrito esercito, cacciandolo dalle città e costringendolo a rintanarsi nelle fortezze.
Ma l'esito infelice delle due campagne dell'esercito regolare, al Mincio e a Novara, vinto dopo una sola giornata contraria, aveva fatto rinascere in Europa l'antico pregiudizio.
| |
Francia Roma Governo Italia Europa Lombardia Veneto Mincio Novara Europa
|