Ma giunto presso al confine egli trova appena un reggimento completo di usseri Secli, alcune compagnie di Secli confinarii e 3000 Honved con due batterie.
Tuttavia questo nucleo così esiguo fu sufficiente all'ingegno organizzatore di lui, per cavarne i quadri di un piccolo esercito, ch'ei formò, nel breve spazio di cinque settimane, con volontari tedeschi, polacchi, secli, ungheresi accorrenti alla bandiera della libertà, e che egli tosto condusse alle battaglie e alle vittorie, come se fossero stati veterani. Formò una legione di 7000 tedeschi e un'altra di 3000 polacchi; di due batterie ne formò cinque, alle quali aggiunse una sua artiglieria particolare di cinquanta cannoni di legno, facilmente trasportabile a spalla su qualunque cima di monte.
Con quest'esercito di coscritti Bem incominciò la campagna il 5 di gennaio. Al primo impeto rovescia il tenente maresciallo Wardener e lo insegue fino a Klausenburg; batte e perseguita il colonnello Blonski, che si rifugia nella Bucovina. Egli torna su' suoi passi e prende d'assalto Klausenburg, per ritornare indietro e scagliarsi di nuovo addosso al Blonski, che raccozzatosi con le truppe del Malkowski erasi avanzato al di qua delle montagne, e li caccia via entrambi da Bistritz. In una settimana, s'era sbarazzato di due colonne nemiche e di tre generali. Ma non dà riposo ai suoi, e meno a sè stesso. Appena conquistata la zona settentrionale della Transilvania, egli la trasforma in propria base di operazione, fortificando Klausenburg, Thorda, Bistritz; e volgendosi a mezzodì, corre addosso a Puchner, che invano gli sbarra il cammino.
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