Aveva 55,000 uomini agguerriti, e, quel che è più, comandati da generali altrettanto abili quanto prodi.
Importava saper cogliere il momento: gettarsi addosso agli austriaci e debellarli, mentre i russi erano ancora lontani.
Era stato convenuto nel Consiglio di guerra a Debreczin, e Görgey vi aveva dato il suo assenso, ch'egli dovesse irrompere lungo la riva destra del Danubio con 50,000 uomini scelti, piombare sull'esercito austriaco di Haynau, e, dopo averlo sconfitto, passare sulla sinistra del gran fiume, e portarsi alle spalle del generale austriaco Wohlgemuth, prima della di lui congiunzione col russo Paniutine.
Invece Görgey con soli 30,000 uomini portatosi sulla Waag, assalì Wohlgemuth, che contrastando palmo a palmo il terreno diede tempo al Paniutine di venire in suo aiuto. Assaliti a loro volta gli honved, dopo tale congiunzione, da forze assai superiori, e già spossati da molte ore di combattimento, furono scompigliati e messi in fuga.
Dopo questa sconfitta, si decise a passare sulla riva destra del Danubio, per tenere in rispetto il grande esercito austriaco, che si avanzava da Haimburg. Nel frattempo il generale Haynau ne aveva preso il comando con pieni poteri.
Haynau.
Accortosi che nemmeno la cooperazione dell'esercito russo bastava a domare la resistenza magiara, il Consiglio aulico di Vienna volle vincerla col terrore, e trovò l'uomo adatto nel carnefice dei bresciani. E ad Haynau venne data piena autorità politica e militare, e sotto di lui, per tenere alto il sentimento delle i. r. truppe, militò per alcun tempo l'imperatore Francesco Giuseppe; triste principio, s'egli da cotale aguzzino doveva apprendere gli ammaestramenti e la pratica di governo!
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