Era ciò avvenuto per decisione del Consiglio dei generali, che avevano dichiarato doversi invece trincerarsi sulla sinistra della Theiss, per essere ivi più atti a fronteggiare anche i russi, potendo più facilmente mantenere le comunicazioni con Arad e Lugos, dove, come ad ultimo rifugio, s'erano trasferiti gli uffici del Governo e i deputati.
Haynau non tardò a sospettare dove l'esercito di Dembinski, ch'era accorso alla difesa del Governo, si era appostato e lasciò sui suoi passi la brigata Lichtenstein.
Gli austriaci, gettati due ponti sulla Theiss, avanzavano le colonne per varcare il fiume.
Allora le grosse artiglierie degli ungheresi le sfasciarono con pochi colpi, facendo perire nel fiume gran numero di quei disgraziati.
Ma il dì seguente, in un luogo più a valle, presso Kaniza, il corpo di Ramberg potè varcare la corrente con piccolo sforzo.
Tosto gli tennero dietro tutte le truppe di Haynau e i russi di Paniutine.
Demhinski allineò dietro una lunga trincea le sue brigate, appoggiandosi con l'ala destra al Maros, davanti al borgo di Szöröy, e protendendo la sinistra fino alla selva di Wedresfhar. Egli tenne per sè il comando dell'ala destra; affidò il centro a Guyon; la sinistra a Gaal e Kmeti.
Haynau attaccò specialmente l'ala destra ungherese, fulminandola con un'estesa batteria di 64 pezzi, e ponendole di fronte anche la divisione russa. Contro Guyon allineò tutta la sua artiglieria di riserva; mentre una grossa colonna di fanti e di cacciatori con tre batterie russe, attraverso la foresta di Wedresfhar, doveva minacciare alle spalle tutto l'esercito ungherese.
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