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      Girardin citò le somme che la Francia deve pagare pel suo esercito e pel debito pubblico, insistette sulle osservazioni di V. Hugo, mostrando l'insufficienza delle misure proposte dal Governo per stabilire l'equilibrio tra le spese e le entrate.
      Il presidente della Repubblica ripetè più d'una volta ch'egli affrettava con tutti suoi i voti il momento di poter dar mano ad una riduzione dell'esercito, ma aggiunse che, secondo lui, quel momento non era ancor venuto: lo stato dell'Europa, le ultime agitazioni della Francia vi ponevano un ostacolo.
      L'inglese Hindley parlò del successo sempre crescente in Inghilterra delle idee propugnate dagli amici della pace. Notevoli le seguenti parole, che furono ripetute anche in questi giorni, e che rispondono alle maggiori necessità dei nostri tempi.
      L'alleanza tra la Francia e l'Inghilterra assicurerà la pace del mondo, nel tempo stesso che il disarmo sarà per queste due potenze una sorgente di benessere per la loro industria e pel loro commercio.
      Così finì quell'importante colloquio.
     
     * * *

      La politica messa a servizio del sociale perfezionamento; il benessere delle popolazioni collo sviluppo delle industrie e dei commerci; il rispetto di tutte le attività produttrici; la pace all'estero, con riguardo ai diritti e doveri di tutti i popoli; - e, per ciò effettuare, l'alleanza della Francia e dell'Inghilterra -: questo il programma che la Deputazione del Congresso raccomandò al presidente della Repubblica, presentandogli le deliberazioni del Congresso.


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Le guerre le insurrezioni e la pace nel secolo decimo nono
Volume secondo
di Ernesto Teodoro Moneta
Tipografia Popolare Milano
1904 pagine 328

   





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