Il capitano colla spada fece un segno negativo.
Tutto il 2 Dicembre era in quei due gesti
, dice V. Hugo, da cui togliamo questo racconto: "La legge diceva: Fermatevi! La spada rispondeva: No!"
Le due compagnie continuarono ad avanzarsi.
Schölcher discese dalla barricata nella via, seguito da altri sette rappresentanti.
Diciamone i nomi, perchè gli annali della storia ricordano di rado una maggior prova di dignità umana e di eroismo civile: Schölcher, De Flotte (morto nel 1860 in Calabria, combattendo nelle file di Garibaldi, per la libertà e unità d'Italia), Dulac, Malardier, Brillier, Mayne, Brukner.
Allora si vide un meraviglioso spettacolo.
Questi sette rappresentanti del popolo, cinti della loro sciarpa, senz'armi, mossero incontro ai soldati, che si avanzavano col fucile in bilancia.
Vedendoli venire, ufficiali e soldati furono colti da subitaneo stupore. Nondimeno il capitano fece segno ai rappresentanti di arrestarsi.
Si arrestarono effettivamente, e Schölcher con voce solenne disse:
- Soldati! Noi siamo i rappresentanti del popolo sovrano; siamo i vostri rappresentanti, siamo gli eletti del suffragio universale. In nome della Costituzione, noi che siamo la legge, vi ingiungiamo di unirvi a noi. Luigi Bonaparte viola la Costituzione; noi l'abbiamo messo fuori della legge.
Obbediteci!
Il capitano non lo lasciò finire.
- Signori, disse egli, io ho degli ordini. Io sono del popolo; sono repubblicano come voi, ma io non sono che uno stromento.
- Voi conoscete la Costituzione? (chiese Schölcher).
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