Schölcher chiamò all'insurrezione il sobborgo Sant'Antonio; De Flotte il quartiere Saint Marceau; alcuni corsero a Belleville, altri ai boulevards.
Qua e là in diversi luoghi si diè mano a costrurre barricate, ma non si vide quell'entusiasmo e quell'impeto che assicurano la vittoria.
Dove il proposito della resistenza apparve più vivo fu specialmente nel centro della borghesia, nel ricco quartiere della Chaussée d'Antin e sui principali boulevards. Sciolti da cariche di cavalleria, gli attruppamenti si riformavano poco dopo, fra le grida: Abbasso Soloque! (Nome spregiativo, già appartenente a un tirannello dell'America meridionale, finito miseramente).
Nei quartieri popolari l'appello alla insurrezione dei rappresentanti del popolo trovò minor eco del grido Abbasso i 25 franchi!
- Ci salutavano (scrisse Schölcher più tardi) dalle finestre; ripetevano con noi Viva la Repubblica! ma nulla più. Bisognò proprio confessare che il popolo non voleva muoversi; il suo partito era preso.
Senz'armi, senza direzione, in mezzo a un popolo freddo o sfiduciato, nessuno alla sera di quel giorno poteva più nutrir la speranza di vincere il colpo di Stato; ma v'erano uomini deliberati a dare la vita per prolungare una qualsiasi resistenza, nella fiducia che la notizia della lotta prolungata in Parigi, provocasse la sollevazione in quei dipartimenti che i repubblicani avevano, in previsione di un attentato contro la Repubblica, coperto di società secrete.
Il massacro.
Il colpo tramato contro la Repubblica e i repubblicani era stato maestrevolmente eseguito; la partita poteva dirsi dai suoi autori vinta alla fine del secondo giorno.
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