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      Sorta la questione dei luoghi santi, il gabinetto inglese, sebbene altri uomini lo componessero, diffidando sempre di Nicolò, si trovò presto d'accordo colla Francia.
      Avvenuto il fatto di Sinope, Francia e Inghilterra avvertirono la Russia ch'erano risolute a prevenire la ripetizione di simili atti, e che le loro flotte, entrate nel Mar Nero, avevano l'ordine di respingere con la forza ogni nave russa entrata nell'Eusino.
      Il 21 febbraio 1854 la rottura delle relazioni diplomatiche fu completa.
      Pochi giorni dopo una gran folla assisteva festosa alla insolita cerimonia della dichiarazione di guerra alla Russia, in nome di Sua Maestà.
      Già da alcuni giorni le vie di Londra, di Liverpool, di Southampton, risuonavano di grida e di applausi entusiastici per la partenza delle truppe per Malta e pel Mar Nero.
      Come in Francia, così in Inghilterra questa guerra fu assai popolare; vi concorse anche la novità dello spettacolo.
      Quarant'anni di pace avevano fatto dimenticare le disastrose guerre napoleoniche, i milioni di vite umane sacrificate, i miliardi spesi, le miserie e le pestilenze che ne erano derivate. Nuove generazioni erano sorte, che di quei danni non avevano alcuna idea; e gli istinti primitivi dell'odio e della violenza, che soltanto una savia e lunga educazione e una serie di governi moralizzatori potranno domare, s'erano risvegliati nella gran maggioranza del popolo inglese.
      Gli amici della pace non mancarono al loro dovere, affrontando perciò l'ira e la violenza del gran pubblico.


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Le guerre le insurrezioni e la pace nel secolo decimo nono
Volume secondo
di Ernesto Teodoro Moneta
Tipografia Popolare Milano
1904 pagine 328

   





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