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      Le notizie che venivano di Crimea parlavano unicamente di devastazioni causate da nemici pił formidabili dei russi - la malattia, le intemperie, la disordinata direzione della guerra. - Il Mar Nero era spazzato e flagellato da terribili burrasche. La avvenuta distruzione di trasporti, carichi degli approvvigionamenti d'inverno per le truppe, fu d'incalcolabile jattura per l'esercito. Panni, coperte, viveri, oggetti d'ospedale, furono distrutti in grande quantitą. La perdita di vite negli equipaggi delle navi fu immensa. Una tempesta era disastrosa come una battaglia. Sulla spiaggia i malati dell'esercito erano in numero indicibile. Le tende erano strappate dai picchetti e portate via dal vento. Ufficiali e soldati erano esposti al pił crudele freddo e ai pił fieri colpi della burrasca. I nostri soldati non avevano provato mai tali freddi; non ne avevano neppure un'idea. La intensitą del freddo era tale, che non si poteva toccare qualsiasi sostanza metallica, esposta all'aria aperta, con la mano nuda, senza lasciarvi attaccata la pelle. Gli ospedali per i malati e i feriti a Scutari erano in un disordine compassionevole. Gli ufficiali medici erano abili e zelanti; i depositi di medicina ben provvisti e pagati dal Governo, ma non erano alla portata di chi ne abbisognava... Arrivarono grandi consegne di scarpe, e furono trovate ch'erano tutte per il solo piede sinistro! Furono contrattati e consegnati muli, ma non a noi, ai Russi. Vergognose frodi furono fatte in contratti di carni in conserva.


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Le guerre le insurrezioni e la pace nel secolo decimo nono
Volume secondo
di Ernesto Teodoro Moneta
Tipografia Popolare Milano
1904 pagine 328

   





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