Il generale Pelissier, che aveva dato gli ordini, arrivò sul campo con una mezz'ora di ritardo. La divisione Mayran, lanciatasi per la prima all'assalto, non appoggiata, dovette battere in ritirata, dopo avere subìto gravissime perdite. Lo stesso generale Mayran fu ferito mortalmente.
Gli inglesi che dovevano impadronirsi del gran Redan, ne furono respinti dopo grandi perdite. Alcuni battaglioni della divisione d'Autemarre poterono spingersi fin nel recinto della torre e piantarvi il vessillo francese, ma non sostenuti, dovettero ritirarsi.
Veduti vani tutti gli sforzi dei suoi, e le artiglierie nemiche far stragi delle truppe alleate il generale Pelissier ordinò finalmente la ritirata. Le perdite furono enormi.
Francesi: 3553 fuori di combattimento, ossia 1373 uccisi, di cui 33 ufficiali e due generali, Mayran e Brunet, e 1699 feriti, dei quali 249 ufficiali e 411 dispersi.
Inglesi: 1720 fuori di combattimento, fra i quali un generale, John Campbell, ucciso, e tre generali feriti.
Russi: nell'ultimo bombardamento (17-18 giugno) 4000 uomini tra morti e feriti, e una perdita di 1400 nella difesa di Malakoff. Fra i feriti lo stesso generale Totleben, che, ferito una seconda volta il 20 giugno, dovette rinunciare alla direzione dei lavori di difesa.
A questi due combattimenti il corpo di spedizione piemontese, perchè molto lontano dall'azione, non ebbe una parte diretta.
L'ebbe invece nella battaglia della Cernaia, o di Traktir, data il 15 agosto, dal principe Gorschakoff.
Questi presentendo la prossima caduta di Sebastopoli, tentò scongiurarla con un'audace offensiva di tutte le sue forze.
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