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      Anche ai soldati di Stadion giunse allora in soccorso il primo corpo (Clam Gallas); ma era troppo tardi.
      Mentre la chiesa, la rocca ed il villaggio erano terribilmente cannoneggiati, il generale Forey, sostenuto dalla fanteria della Guardia, s'impadroniva di Borgo Rovello; nello stesso tempo i granatieri prendevano d'assalto successivamente Monte Alto, il viale dei cipressi e la rocca, ed entrati nel villaggio di Solferino facevano molti prigionieri, conquistando quattro cannoni.
      Gli austriaci del quinto corpo si ritiravano dietro Pozzolengo, quelli del primo corpo a Cavriana.
      Erano le due pomeridiane.
      Il centro della fronte austriaca era sfondato; ma la battaglia continuava terribile nel piano.
      L'imperatore Francesco Giuseppe, che aveva le sue riserve intatte, quando finalmente si accorse che in quella giornata si decidevano le sorti dell'Austria in Italia, mandò l'ordine al maresciallo Wimpffen, comandante il suo primo esercito, di assalire vigorosamente coi corpi terzo, nono e undecimo, l'ala destra francese, in modo da romperla e separarla dal centro.
      Il maresciallo Canrobert, ligio alle istruzioni che aveva avuto al principio della battaglia, di vegliare contro l'avanzata e un possibile aggiramento delle truppe austriache da quel lato, non si mosse che assai tardi da Castel Goffredo. Così Niel dovette sostenere per parecchie ore con le sole sue truppe gli assalti dei tre corpi di Wimpffen. Però non pare che questi sieno entrati in azione con quella simultaneità che le circostanze richiedevano.


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Le guerre le insurrezioni e la pace nel secolo decimo nono
Volume secondo
di Ernesto Teodoro Moneta
Tipografia Popolare Milano
1904 pagine 328

   





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