Pagina (328/328)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Cavour rispose che la cessione di Nizza non era un fatto isolato, ma collegavasi agli avvenimenti che avevano condotto alla liberazione di Milano, di Parma, di Modena, di Bologna e di Firenze; rinunciando (diceva Cavour) a queste conquiste, si poteva conservare Nizza all'Italia.
      La Camera, sentendo che non potevasi più distruggere ciò che i due governi avevano già conchiuso, votò il trattato.
      Il plebiscito di Nizza diede 24,528 voti per l'annessione e 160 contrari.
      Nella Savoia furono 235 i contrari e 130,533 i favorevoli.
      Garibaldi si era ritirato, disgustato e indignato, a Genova, dove di lì a non molto il grido degli insorti di Palermo doveva chiamarlo alla più gloriosa delle sue imprese.
     
      Fine del secondo volume.
     
     


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le guerre le insurrezioni e la pace nel secolo decimo nono
Volume secondo
di Ernesto Teodoro Moneta
Tipografia Popolare Milano
1904 pagine 328

   





Nizza Milano Parma Modena Bologna Firenze Cavour Nizza Italia Camera Nizza Savoia Genova Palermo