Ma anche per rispetto alla tassonomia sistematica, nuovissimo fu il concetto definitivamente acquisito alla scienza per opera del Darwin, che la subordinazione di un gruppo all'altro, la natura delle affinità per mezzo delle quali tutti gli esseri viventi ed estinti sono congiunti in un grande sistema da relazioni complesse, le norme adottate nelle classificazioni, il valore attribuito ai caratteri più costanti e prevalenti, derivano tutte naturalmente dall'ipotesi della parentela comune di quelle forme. Il Darwin scoprì così il vero significato delle parole sistema naturale. Questo sistema diventava genealogico nella sua disposizione complessa, giacchè i gradi di analogia e di differenza acquistati per l'elezione naturale combinata colla legge di adattamento alle condizioni di esistenza venivano espressi coi termini varietà, razza, specie, genere, famiglia, ordine e classe: tutti i grandi fatti della morfologia riuscivano finalmente facili ad intendersi; e il principio delle variazioni trasmesse per eredità portava la luce nei più oscuri problemi dell'embriologia e della teratologia.
IV.
Sono corsi oramai ventidue anni dalla pubblicazione dell'opera immortale sull'origine delle specie, e noi possiamo oggi apprezzarne l'immenso valore. Nessun altro libro ebbe mai sullo scibile umano l'influenza di questo piccolo volume, in cui si condensavano il lavoro, le meditazioni, le esperienze, le veglie di ventotto anni: ma è giusto ricordare ad elogio del Darwin come egli fosse perfettamente conscio della grande rivoluzione che si sarebbe svolta in seguito all'accettazione delle sue idee.
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