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      Se facessimo eguale il complesso valore psicologico dei due sessi e prescindessimo dalla loro diversa finalità biologica noi dovremmo dire che la donna giunge più presto dell'uomo ad essere un «valore sociale». E chi non sa come anche dalla Scuola le ragazze prescindendo dalle specializzazioni culturali e parlando solo della grande massa escono più maturate dei ragazzi per le finalità del loro sesso?
      Il fenomeno è visibile pur qui nelle cifre; mentre il ragazzo pubere ha una massa di cervello che rispetto alla mole del corpo sta come 1 a 8 3 la ragazza ci porge un rapporto di 1 a 8; ossia ha un cervello proporzionalmente più sviluppato rispetto alla sua massa totale. Mi pare che ciò possa ben soddisfare l'amor proprio delle donne.
      Posso aggiungere qui alcuni dati interessanti togliendoli da un prezioso volumetto del dott. W. Wendt dell'Istituto di Anatomia patologica di Monaco (Alte u. neue Gehirn-Probleme 1909):
      I. In rapporto alla statura. - Nei maschi da 20 a 25 anni con la statura media di m. 1 66 il cervello pesava gr. 1358 45: il rapporto alla statura era di gr. 8 18 di sostanza cerebrale per ciascun centimetro di altezza. Nelle donne della stessa età con la statura media di m. 1 54 le rispettive cifre erano gr. 1266 2 per massa e gr. 8 15 per ciascun centimetro.
      Nei maschi da 25 a 40 anni statura media 166 5 peso encefalico 1375 75: rapporto 8 26 a un centimetro. Nelle donne da 25 a 40 anni statura media 155 75 e peso encefalico 1238 5: rapporto gr. 7 95 a 1 centimetro.


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Sessualità umana
di Enrico Morselli
Editore F.lli Bocca Torino
1931 pagine 209

   





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