57 di cervello
mentre i maschi del gruppo corrispondente ne hanno perduto gr. 96. Il rapporto proporzionale della perdita è nella donna solo del 4
8%
nell'uomo del 7
9%!
Sarà vero che l'uomo si consuma più presto nelle lotte per la vita e non raramente anche nell'esercizio violento di certe funzioni che egli tiene accese
per così dire
anche negli anni di discesa della parabola vitale
mentre la donna
spinte o sponte
giunta ad una certa età non ha più questo motivo di sperpero delle energie. Ad ogni modo
anche questo è un fatto che può consolare le femministe più ardenti. Se è vero che ai Congressi per l'«emancipazione» della donna
son più numerose e faconde le vecchie delle giovani
ciò significa (senza fare della malignità!) che queste si sapranno «emancipare» alla loro maniera più presto e meglio delle anziane.
Ma il dato anatomico
bruto
per dir così
del peso vuol essere interpretato con criterii fisiologici: ossia sulla finalità della funzione che è compiuta dall'organo. Il cervello serve a tutto il corpo quale accentratore e distributore della energia: adunque
si metta la minor mole del cervello della donna in relazione
prima di tutto
con la sua minore statura
ossia con un minor complesso di parti corporee (ossa
muscoli
legamenti
visceri) da innervare
da coordinare
da dirigere
da far muovere. Ciò si verifica egualmente negli uomini di piccola statura che hanno
come la donna
un encefalo proporzionalmente più pesante e voluminoso di quelli di alta statura.
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