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      Un cervello grosso può essere mi si passi il bisticcio di fattura grossolana di struttura rozza di sviluppo disarmonico nelle sue diverse parti (emisferi lobi circonvoluzioni) di composizione meno fina (nei suoi elementi cellulari); e allora il possedere quel grosso blocco di materia cerebrale dentro alla testa non basterà a conferire all'individuo una superiorità mentale. Viceversa in un cervello di piccola mole possono trovarsi una morfologia più evoluta una armonica proporzione delle parti una ricchezza insolita di circonvoluzioni uno strato più alto di corteccia grigia negli emisferi (l'organo del pensiero elevato) una più complicata rete di fibre associative che permettono l'entrata simultanea in azione di più centri alla volta... Il peso il volume non perdono con ciò il loro valore di elementi o fattori di superiorità o di inferiorità funzionale ma essendo caratteristiche di quantità rimangono subordinati alle caratteristiche di qualità. Ognuno comprende benissimo le cause che faranno caso per caso individuo per individuo variare il rapporto completo fra cervello e pensiero.
      La prova di quanto dico si è avuta già in parte esaminando la morfologia esterna del piccolo cervello di Anatole France; esso si è mostrato nelle sue divisioni in lobi circonvoluzioni e pieghe così sviluppato e diciamo pure così complicato da apparire quale un meccanismo di perfezione una specie di orologio di squisita fattura nelle sue singole parti. E questo basterebbe a compensare il suo piccolo volume che del resto potevasi prevedere da chiunque avesse osservata la conformazione della testa del celebre scrittore: egli portava un cranio a cingolo di forma brachicefalica con oggetto facciale piuttosto pronunziato.


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Sessualità umana
di Enrico Morselli
Editore F.lli Bocca Torino
1931 pagine 209

   





Anatole France