Bisogna anzi dire di più: non solo il legame naturale tra madre e figlio è alle origini di tutta la vita collettiva
così nella nostra specie
come in tutte le altre a dimorfismo sessuale tra i Vertebrati più alti
Uccelli e Mammiferi
ma è anche socialmente e giuridicamente il solo sicuro. Chi non ricorda l'angoscioso dramma che si dibatte nell'animo del «Padre» di Strindberg?
Presso moltissime popolazioni
il pernio della convivenza in forma di clan e tribù è anche adesso e verosimilmente fu per milioni di anni
in tutta la umanità primitiva
il fatto biologico della figliazione. Un dato «padre» non esisteva
ma l'orda
il clan intero
la tribù
si assumevano la funzione paterna che pertanto era multipla ed incerta; anzi
presso certe popolazioni molto arretrate
ancora oggi la maternità è ritenuta autonoma così che non c'entrano i maschi
checchè facciano; la donna forma nel suo seno la novella creatura
non perchè abbia «conosciuto» (come dice la Bibbia) un qualche maschio della sua o di tribù straniera
ma perchè in un dato momento essa è passata o deve essere passata accanto ad un albero sacro
ad una roccia sacra
o perchè pei campi ha incontrato un dato animale; molti «totem» provengono da cotale ignoranza. Ed allora come non ammettere che vi sia stato un tempo in cui la femmina
la «madre»
era la Domina
parola che attraverso le peripezie della fonetica è diventata la Donna?
Si capisce come dopo tanti secoli di così spiccato differenziamento psico-sociale fra i due sessi
ciascuno dei due abbia acquistato caratteri particolari in dipendenza degli uffici che all'uno sono toccati o gli furono lasciati (questo vada detto delle donne) o che l'altro si è arrogato (questo vada detto dei maschi). Quello che i biologi chiamano «dimorfismo sessuale»
è primitivo
originario
e l'uomo lo ha ereditato dalle specie che lo precedettero nella Evoluzione animale e delle quali egli è per forza l'erede
per quanto specificatamente dissimile.
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