Ma finchè Eva sarà la «madre del genere umano» e avrà in natura la funzione di mantenere a spese del suo sangue e del suo dolore la specie
finchè sarà riconosciuto che l'uomo «nasce di donna»
parlare di un grado più basso della donna che è la «madre»
è assurdo
è antiscientifico. Il cervello della donna ha le sue forme
le sue strutture
la sua istologia
la sua architettura
il suo «stile»
è meno voluminoso
meno pesante
meno denso
più «angusto»
come aspramente giudicò Leopardi
non nella sola «parte» ma nella sua massa totale
perchè questa è e deve essere una ineluttabile differenza sessuale. Incaricata
com'è
della riproduzione della specie (e la Vita universale non ha altra finalità se non di conservare sè stessa e di propagarsi per mezzo degli individui)
l'ufficio biologico della donna è in Natura assai più alto di quello dell'uomo.
Lo è forse meno in Società? Neppure
giacchè alla donna è riservata la conservazione della famiglia
di questo sacro focolare dove si maturano le sorti non solo fisiologiche ma altresì morali dei popoli. Colei che è la Vestale del focolare domestico
che forma con il suo sangue e con la sua carne la nuova creatura
che la mette al mondo con sofferenze tali che nessun maschio vi si assoggetterebbe senza protestare contro le leggi divine e naturali
a seconda del suo credo; colei che nutre del suo seno la fragile novella esistenza
che la protegge
l'assiste
ne dirige i primi passi
ne incita i primi balbettii
no
non sta al di sotto dell'uomo: per ciò che è finalità biologica essa lo supera; per ciò che è finalità sociale
essa lo agguaglia: anche nella compagine sociale la donna
massimamente se incivilita
adempie a funzioni necessarie; soltanto esse sono diverse dalle maschili.
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