A sua volta una scarsa spermatogenesi si osserva già nel 50% dei malati tra i 20 e i 29 anni
del 55% tra i 30 ed i 39
sale al 60% tra i 40 e i 49
si trova ancora al 40% tra i 50 e i 59 (le cifre assolute sono però troppo piccole). Tra i 50 e i 59 anni il 46% dei soggetti
e sopra i 60 anni il 66%
non presenta più emissioni di sperma.
Questi dati starebbero a provare che nei pazzi la spermatogenesi comincia già a calare prima del 30° anno
diminuisce ancora di più tra i 40 e i 50
e ci si può chiedere se questo fenomeno non sia un vero climaterio che colpisca circa la metà ed anche i tre quinti dei soggetti.
Ora
o l'indebolita o mancante spermatogenesi è un coefficiente causale della psicosi e della sua continuità
oppure è lo stato dei centri nervosi che a sua volta induce la oligo- e l'azoospermia.
Se la Endocrinologia ci fa oggi propendere verso il fattore umorale
non è men vero che il punto di vista che dirò «neurogenetico»
ha trovato recentemente un grosso appoggio nelle belle ricerche sperimentali del prof. Carlo Ceni. La questione merita di essere esaminata con spirito sereno e senza preconcetti dottrinali di nessuna specie; e il dilemma è: o prima i testicoli (e le ovaie)
o prima il cervello?
Ma chi fra tutti i biologi ha insistito sul fenomeno della periodicità vitale
sin quasi al paradosso
è il viennese Hermann Swoboda in un'opera della quale non è apparso finora
per quanto io so
che il primo volume (v. Das Sebenjahr.-Untersuchungen über die zeitliche Gesetzmässigkeit des Menschenlebens
Vol.
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Endocrinologia Ceni Hermann Swoboda Sebenjahr Gesetzmässigkeit Menschenlebens Vol
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