2° Riproduttività e climaterio nell'uomo.
La donna precede in massima l'adolescente di tre o quattro anni nell'attitudine all'atto sessuale; ma poi
come fa notare lo Stratz
lo precede pure nell'epoca critica di 10-15 anni. Secondo Marcuse il climaterio maschile cade in generale tra il 50° ed il 55° anno; in alcuni
egli dice
può essere precoce ed avvenire sin dai 40 anni
in altri essere ritardato fino ai 60 (v. art. « Klimakterium des Mannes »
in Handwörterbuch der Sexualwissenschaften
2a edizione
1927). A me pare che queste determinazioni cronologiche siano in media giuste; la precocità verso i 40 mi sembra però essere una circostanza patologica
non normale
e d'altronde molti uomini ultra-sessantenni sfuggono alla legge periodica. Ma certamente è un errore credere ancora che nel maschio non esista un fenomeno biologico analogo a quello della menopausa: esso esiste così negli animali
come nell'uomo. Questa sarebbe l'età del Reifung dei Tedeschi
l'âge de retour dei Francesi
la crisi di vecchiezza degli Italiani
e non vuol dire che
mancando un fenomeno perspicuo come la mestruazione
non se ne possa stabilire una generica
se non precisa cronologia.
Arrivato ad un certo punto della sua parabola vitale
anche l'uomo attraversa un periodo di complessi mutamenti che corrisponde a quello della donna
sebbene non gli coincida o
come dicono i sessuologi
non gli sia congruente. Ciò crea
come giustamente ha fatto osservare lo stesso Marcuse
importanti conseguenze nelle relazioni corporee e psichiche fra i due sessi
e quindi ha anche una importanza sociale di primo ordine (cfr. nel vol.
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