Sulla involuzione degli organi sessuali maschili noi abbiamo finora ben poche osservazioni anatomo-fisiologiche
tanto più che si tratta di indagini molto delicate. Il Fürbringen aveva ben descritto alterazioni di quantità e di qualità
mentre per contro il Gueillot
non molto tempo fa
asseriva che «non v'erano esempi probativi di arresti di sviluppo o di modificazioni di forma dello spermatozoide». Ma un recentissimo lavoro di A. Branca riconferma le osservazioni del Fürbringen
dimostrando le frequenti anomalie e di forma e di istogenesi
nonchè le degenerazioni degli elementi testicolari dell'uomo
durante la loro parabola vitale. Vero è
egli rileva
che in un certo numero di individui il testicolo resta fecondo anche al termine della vecchiezza
ma questo prova tutto al più la «individualità» dell'organo
e non toglie il fatto che
al pari di tutte le altre cellule dell'organismo
anche quelle seminali vadano soggette all'invecchiamento
che può anche essere precoce a seconda delle circostanze. Il Branca conclude col rilevare che l'età sembra esercitare sulla ghiandola «una influenza preponderante
così che i termini estremi della vita si assomigliano»; e allora
se vi è nei primi anni di fanciullezza e di prepubertà un lungo periodo di preparazione evolutiva prespermatogena
ve n'è pure uno di decadenza graduale.
In Neuropsichiatria non possiamo dimenticare che una base primitiva per ammettere che il principio della decadenza individuale comincia già nel quinto decennio (cioè dai 41 ai 50 anni) la si trova nel diminuire di peso dell'encefalo.
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