Si doveva
anzi tutto
perfezionare la tecnica chirurgica allo scopo di fare sopravvivere l'innesto animale
come è riuscito ai coltivatori ed ai botanici di far attecchire gli innesti vegetali; in secondo luogo
urgeva trovare il materiale adatto
ossia vigoroso ed ancora attivo
che svolgesse poi gli sperati effetti fisiologici nel suo novello terreno. Per la prima parte di questo duplice programma il Voronoff ha spiegato una veramente rara abilità tecnica
e vi è riuscito; alcuni suoi trapianti di ghiandole endocrine - tiroide e testicolo - hanno immedesimato nel soggetto innestato la ghiandola o intiera o in porzioni
così che la funzione secretoria ha continuato ad effettuarsi nell'organismo che l'aveva ricevuta: gli ormoni sono penetrati in circolo e ne sono derivati gli effetti quasi prodigiosi che loro spettavano. Quanto al materiale di innesto
visto che procurarsi delle tiroidi o dei testicoli
eventualmente degli ovari e delle ipofisi (a prescindere dalle difficoltà chirurgiche) da persone sane e volonterose
è assai difficile
per non dire impossibile; visto che anche le ghiandole di individui suppliziati (là dove la pena di morte sia in uso) o da individui uccisi d'improvviso da qualche accidente
sarebbero di una rarità estrema rispetto ai bisogni attuali e ancor più futuri della Eubiotica; e poichè è dimostrato che gli innesti non riescono quando i due organismi
il datore ed il ricevente
sono dissimili
e sopratutto hanno tra loro una differenza di specie ed ancora più di genere e di ordine (zoologicamente parlando)
il Voronoff ha ideato finalmente di ricorrere agli animali più vicini all'Uomo
cioè ai Primati
e fra questi alle Scimmie Catarrine
e fra queste preferibilmente agli Antropoidi.
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