E sta bene: anch'io ho scritto qualche pagina per far ritenere la vecchiezza e la morte come due fatti naturali
cui l'Uomo si deve preparare con animo sereno
abituandosi alla loro idea ed al suo immutabile destino. Ammetto pur io
col Lugaro
che l'invecchiamento normale avviene con una certa armonia fra tutti gli elementi
fra tutte le cellule del corpo; ma ciò non distrugge il fatto storico
psicologico ed etico universale che l'Uomo teme l'invecchiare ed il morire come due mali estremi e aspira
da quando ha coscienza del proprio destino
ad allontanarli da sè più che sia possibile. Non pel solo divino Leopardi la vecchiezza è «aborrenda»! Sarà un sogno
questo di arrestare il corso fatale della decadenza o senile o prematura; ma quanti altri sogni l'Umanità ha fatto ancor meno ragionevoli
e a quanti non ha saputo con sforzi intellettuali plurisecolari dare una almeno parziale realizzazione! Un simile innesto ha certamente ben più probabilità di realizzarsi
sia pure in minima parte
ma con criterii scientifici
sia pure (ed è già moltissimo) col solo risveglio cerebrale
che non tutti gli «Elisir» o le «Fontane di Giovinezza» immaginate dalle credenze popolari e dalle antiveggenze dei Poeti.
Dagli effetti complessi che si verificano negli animali
sia giovani sia invecchiati
- effetti che dall'apparato genitale si propagano ai tegumenti (pelo
lana)
al muscolare (aumento di forza
ritorno dell'agilità)
al ricambio generale (assorbimento del grasso eccessivo)
ai caratteri sessuali secondarii (mammelle
latte) ed alla facoltà riproduttiva (spermatogenesi
fecondazione
natalità)
- si può logicamente arguire che l'azione ormonica della ghiandola innestata non si arresti a quelle omonime ed omologhe del soggetto innestato
ma vi si riverberi sulle altre secrezioni interne; il testicolo mette
cioè
in attività maggiore anche la tiroide
l'ipofisi
le surrenali
ecc.
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