Sarebbe
dunque
un compito da assegnare a quella categoria di «Medici scolastici» che venne istituita per difender meglio nella Scuola i diritti dell'Igiene
ma che dovrebbe tutelare oggi
più specialmente
quelli della Eugenetica.
Nel programma minuto del Venturi esiste una proposta che a noi
alienisti e neurologi
oggi appare importantissima: vi si accenna ai danni dell'onanismo per l'igiene individuale
e ai pericoli ancor più gravi delle malattie veneree
massime della sifilide
per l'igiene individuale e sociale ad un tempo.
Questa proposta
discutibile solo per l'età cui si riferirebbe l'insegnamento
va contro tutti i vecchi pregiudizii circa l'insegnamento pieno e completo della verità in fatto di costumi sessuali. Infatti
noi abbiamo letto molti scritti e udite parecchie conferenze attorno a questo acutizzato problema della Pedagogia diretta a scopi di «vita reale» come si suol dire; e siamo rimasti un po' sorpresi che nel programma della istruzione sessuale che si vorrebbe impartire ai giovanetti dei due sessi
vi si accennasse di sfuggita alle malattie di origine genitale. Se il programma pedagogico da quella parte vuole essere anche un mezzo di fare della Eugenetica
quasi quasi diremmo che ciò che più importa di far sapere non è tanto la conformazione e la funzionalità degli organi genitali (chè a tali conoscenze tutti arrivano oggi di buon'ora)
quanto la parte meno allettante e più disgustosa dello spinoso argomento.
Ma la sifilide
e anche la blenorragia (che contrariamente alla opinione volgare lascia spesso dannosissime conseguenze per tutta la vita tanto nel maschio quanto sopratutto nella donna)
sono tra quelle piaghe dei popoli civili
che per essere prevenute e cancellate esigono il maggior contributo della saggezza individuale
fatta di conoscenza e di volontà
come lo esigono l'alcoolismo e in parte la stessa tubercolosi.
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