L'amore mercenario fu sempre giudicato con grande severitą da filosofi
da teologi
da storici
da moralisti; e quando gli si attaccarono le malattie infettive che ne sono purtroppo l'ormai inevitabile corredo
fu proclamato un pericolo grave per l'individuo
un male gravissimo per il consorzio umano. I sociologi lo enumerano accanto al delitto
alla pazzia ed al suicidio come una delle grandi «malattie del corpo sociale»; gli igienisti e gli eugenisti
in ragione di quello che esso porta con sč
lo proclamano un fattore di degenerazione della razza. Ma sta il fatto che la prostituzione sembra immedesimarsi con l'Evoluzione biologica e sociale dell'Umanitą: non si conosce popolo dove non sia stata praticata
e si hanno molti esempi di societą protostoriche o storiche
dove
a prescindere dalle conquiste violente
la donna non era posseduta dal maschio senza doni
anche se questi andavano ai suoi parenti.
Recentemente si č voluto sostenere che l'Umanitą primitiva aveva purezza di costumi
perchč le unioni erano monogame e salde
non c'erano mercenarie di amore
la tribł aveva orrore della promiscuitą sessuale e dell'adulterio; ma questo č uno dei lati meno veridici dell'attuale corrente neo-idealistica. Le viventi tribł di Pigmei o Pigmoidi primitivi
presentate ed esaltate dal gesuita etnologo Padre Schmid come il residuo dell'Umanitą adamitica
non risalgono di certo a quelle etą primordiali
geologiche
quando l'uomo nelle sue fattezze corporee somigliņ alla bestia
e bestia rimase nella sua vita individuale e sociale per milioni di anni.
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