Sarebbe assurdo immaginarci fisicamente e anche intellettualmente degenerate quelle che gli Inglesi chiamano le «bellezze professionali» (il termine ha qui un altro significato) e che formano quasi una specie entro la specie
come quei cavalli da corsa
che rappresentano un tipo eletto
prodotto magari artificioso di una selezione operata sul tipo naturale equino. Dal lato del somatismo
anche a prescindere da quelle grandi atlete del sensualismo che furono Messalina o Madame Tallien
non portavano di certo note degenerative nè Frine nè Nanà (la cito come tipo della cortigiana moderna perchè descritta sul vivo da E. Zola): che anzi e la Storia e l'Arte ce le hanno fatte conoscere e
magari
desiderare per la squisitezza della loro femminilità trionfante: nel nostro pensiero
o malgrado o appunto perchè strumenti di piacere
noi attribuiamo ad esse tutti i raffinamenti dell'Estetica biologica. Una donna che fu un che di mezzo tra Frine ed Aspasia
voglio dire Ninon de Lenclos
parve anzi vincere le stesse leggi naturali
rimanendo seducentissima sino oltre le soglie della presenilità.
Potremo
d'altra parte
pensare che Margherita Gautier muoia di tubercolosi
perchè deficiente di energie somatiche difensive contro i bacilli di Koch
ciò che costituisce una inferiorità biologica
senza dubbio; ma intanto le sue qualità «affettive» non inventate
ma copiate anch'esse sul vivo da A. Dumas
come quelle di Manon Lescaut dall'abate Prévost
compensano queste manchevolezze della costituzione fisica e possono ben surrogarle quali arti di seduzione femminile.
| |
Inglesi Messalina Madame Tallien Frine Nanà Zola Storia Arte Estetica Frine Aspasia Ninon Lenclos Margherita Gautier Koch Dumas Manon Lescaut Prévost
|