Accanto ai dannati per ira
gli eretici nel sesto cerchio
quasi a scontare sotto i colpi dell'ira Divina il loro peccato spirituale di ribellione al dogma. Nel settimo cerchio
assai largo e diviso in quattro gironi
tutti i peccatori per violenza
e quindi gli omicidi
i suicidi
gli sperperatori
i rivoltosi coscienti contro Dio e gli intaccati del vizio contro natura. Nell'ottavo cerchio
ancora larghissimo
tutti i peccatori per frode
distinti in dieci valli chiamate le Malebolge. Infine
nel nono cerchio
che è più stretto degli altri ed è l'ultimo verso il centro della terra
i traditori
distinti pure in quattro balze: la Caina per i traditori dei congiunti
la Antenòra per i traditori della Patria
la Tolomea per i traditori degli ospiti
e la Giudecca per i traditori della Maestà Divina e Imperiale
maciullati dalle tre spaventose bocche di Lucifero.
Orbene
noi ci fermiamo all'ottavo cerchio
che corrisponde
secondo i commentatori
al «medio Inferno»
là dove incominciano le punizioni dei peccati (delitti) più gravi secondo la scala etica Dantesca
che li attribuisce a deviazione colpevole dell'intelletto e perciò li colloca sotto quelli ascrivibili a puro istinto e a passione. Questa è una geniale intuizione psicologica
perchè collima con il concetto sociologico odierno della criminalità.
Le dieci valli del cerchio ottavo contengono
rispettivamente
la prima i ruffiani e i seduttori
la seconda gli adulatori e le lusingatrici
la terza i simoniaci
la quarta gli indovini ciarlatani
la quinta i barattieri
la sesta gli ipocriti
la settima i ladri (oggi dovrebbe essere immensa!
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