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      Oggi come avviene in ogni epoca di intensa civiltà e di vivere raffinato i limiti al soddisfacimento dell'istinto di amore ci appaiono ben minori tanto nel lato materiale quanto nel morale. Non più limitazioni entro la cerchia di razze di popoli o di nazioni; non più proibizioni di caste sociali; quasi neppur più limiti di religione; libertà maggiore concessa alla donna. Sono vantaggi innegabili della progredita Civiltà i quali ci palesano con evidenza che la soluzione dei gravi problemi sessuali ancora incombenti su di noi sarà raggiunta con lenta evoluzione dei sentimenti e delle idee a riguardo delle funzioni di riproduzione.
      È codesta evoluzione morale che in modo particolare si rispecchia nelle legislazioni riguardanti i reati sessuali. Non tutte le abnormi ed irregolari soddisfazioni dell'istinto genesico cadono sotto il dominio dei nostri Codici Penali: lo psicologo ed il sociologo hanno qui sempre un campo assai più vasto e ricco di quello aperto al giurista. Sempre più appar dubbio - e il dubbio risponde ad un nuovo orientamento della coscienza morale - se certi fenomeni sessuali verso cui una volta e anche ai tempi di Dante si reputava giusto adoperare le più crudeli e vergognose punizioni abbiano davvero carattere criminoso. Per contrario azioni sessuali che trovarono in altri tempi tolleranza ed incoraggiamento oggi svegliano in noi un senso di nausea forse primo indizio d'un sentimento più ostile che potrà anche col tempo assumere i caratteri di una decisa sanzione penale.


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Sessualità umana
di Enrico Morselli
Editore F.lli Bocca Torino
1931 pagine 209

   





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