Sulla neurastenia dei climaterici
che diventa sempre più comune
c'è da ritenere l'azione di un fatto «attuale»
ossia non strettamente psichico ma fisiopatico e d'ordine sessuale. Si può dare importanza ai fattori psichici del «conflitto» e del «respingimento» anche senza adottare le tesi assolutistiche della Psicanalisi. Se non che
come ho già detto
io penso che negli individui maturi
che sono diggià nel declino della loro parabola vitale
non si possa trattare di reviviscenze dall'Incosciente di ricordi infanto-puerili
come sostiene la Dottrina freudiana
forse con ragione per le psiconeurosi della gioventù: nell'anziano «climaterico» i conflitti saranno di attualità e non di regressione. Se il fattore risiede nella involuzione organica più o meno diffusa
questa basterà a determinare le perturbazioni iniziali della vita emotivo-istintiva
e
per le leggi associative
la loro ripercussione nella sfera della sentimentalità più evoluta
nella intelligenza (rappresentazioni coscienti) e nella condotta.
Noi vedremo così a poco a poco sorgere ed affermarsi sempre più tendenze che nettamente contrastano con quelle manifestate durante tutta la vita anteriore
specie in quello che è la estrinsecazione dell'istinto genesico. Si cercano intanto nuovi stimoli per l'esausta o deficiente virilità; e si comincia col libertinaggio a vuoto
cioè con la frequentazione dei postriboli pel solo scopo di contentare i sensi
ma non più il senso. In molti si manifesta un narcisismo tardivo con ritorno alle abitudini adolescenti dell'onanismo; taluni
non potendo più avere rapporti normali
sostituiscono la masturbazione all'atto sessuale; e se nel contempo si affievolisce la loro virilità (ciò che è abbastanza frequente)
richiedono
da parte della donna
manipolazioni od artifici.
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