Non rari sono poi i casi nei quali il maschio esige dalla sua compagna una dedizione ancora più brutale: i rapporti contro natura.
Ciò costituisce un regresso freudiano verso fasi da gran tempo superate della sessualità
non raramente accompagnato a tendenze incestuose
massime dei padri verso le figlie
del che i giornali quotidiani dànno talvolta notizie che non stupiscono lo studioso di Sessuologia. Si scorge questa crisi della paternità specialmente nelle classi inferiori dei maggiori centri urbani
dove l'agglomeramento delle famiglie provoca più facili e frequenti occasioni di stimolazioni sessuali endofamigliali
e ne conseguono corruzione e sfruttamento di figlie minorenni
incesti
violenze carnali. Grave rischio corre perciò una vedova con figlia
che si mariti una seconda volta o conservi un legame amoroso con un vecchio amante; il maschio sarà indotto da una tendenza irresistibile verso la più giovane delle due
e se la coppia è unita legalmente
potrà provare tendenze incestuose verso la figliastra. Questa situazione ha dato motivi conosciutissimi all'Arte moderna: cito la bella commedia di Donnay
L'altro pericolo.
Molti individui tra il 50° ed il 60° anno provano delle abnormi inclinazioni sentimentali
la predilezione e tenerezza eccessiva per i bambini
cioè una facilmente deviabile pedofilia. Altri manifestano la tendenza alle minorenni
per un piacere perverso nella loro iniziazione. Numerosi i casi
in cui l'individuo
fin allora appagato dai rapporti sessuali normali
ricerca soddisfazioni più acute
quali i feticismi più svariati (veggasi nel troppo celebre romanzo di Mirbeau
Memorie di una cameriera)
gli appagamenti del saffismo
gli artificii fellatorii
e nelle grandi Metropoli la frequentazione di bordelli per godimento di scene erotiche (visionisti
«voyeurs» dei sessuologi Francesi)
dei quali il tipo classico è fornito dai due leggendari «vecchioni» estasiantisi davanti alla nuda bellezza di Susanna nel bagno.
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