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      Vero che in non pochi di questi rei massime se pertinenti alle classi inferiori agisce l'influenza dell'alcool ma è anche d'ogni giorno l'osservazione che bene spesso si tratta di bevitori maturi non ancora invecchiati ma assai sovente resi impotenti dalla intossicazione cronica. Però anche senza l'alcoolismo l'uxoricidio e le figure affini di reati famigliari si connettono così frequentemente alla crisi di preinvoluzione individuale che un rapporto etiologico generico non può essere negato.
      Studiando poi questo argomento dal punto di vista psichiatrico c'è da rilevare altresì la proporzione notevolissima di uomini colpiti da paralisi generale progressiva proprio nel periodo che secondo queste mie osservazioni psicologico-cliniche corrisponde al climaterio maschile. Ora io avrei rilevato che sono i paralitici ultramaturi che più frequentemente commettono quelle azioni immorali e criminose che costituiscono la manifestazione del così detto «periodo medico-legale» della malattia. Tutto si collega nella psicologia individuale e sociale; come il treponema che si annidò per anni ed anni nel cervello dell'ex-sifilitico senza dare sentore della sua presenza e di quella delle sue tossine può rivelare la sua terribile azione allorquando l'individuo generalmente si avvicina al periodo involutivo cioè verso i quarant'anni nel decennio fra i 35 e i 45 (gruppo massimo dei paralitici distinti per l'età) così è molto probabile che un processo insidioso di arteriosclerosi con secondarie alterazioni trofiche del protoplasma delle cellule cerebrali diggià «usurate» per la lotta della vita sia il fattore più spesso capace di ingenerare negli uomini in climaterio quelle modificazioni peggiorative del carattere e degli istinti che si traducono nelle perversioni morali e nella criminalità specifica da me qui sommariamente rilevate.


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Sessualità umana
di Enrico Morselli
Editore F.lli Bocca Torino
1931 pagine 209