Carlo Darwin
Giovanni Lubbock
Giorgio Romanes (per non citare che autori universalmente conosciuti) hanno dato le prove più sicure degli errori cui gli animali vanno soggetti nel migrare
nel nidificare
nel tessere o costrurre i loro mezzi di difesa e d'offesa
nella paura verso l'ignoto
nel riconoscimento dei loro simili e persin dei piccoli di una loro covata
nell'assunzione di alimenti nocivi
nel mimetismo
e
sopratutto
nel corteggiamento di individui del medesimo sesso; nell'inutile accoppiamento con individui appartenenti a specie diversa ed organicamente conformati per la sterilità dannosa a tali unioni.
Senza dubbio
le aberrazioni di istinti succedono soltanto in determinate circostanze. Fra queste cause attrae sopratutto il nostro esame la condizione di domesticità. E non è forse vero che tra l'allontanamento dell'animale domestico dalle sue condizioni naturali di esistenza
e la segregazione cui si riduce la vita di convitto o di convento
di prigione o di caserma
passano analogie numerose?
Come nella gabbia
ove lo si è tenuto isolato
il giovane canarino corteggia ciascun nuovo compagno che gli venga dato
e come l'illusione del suo istinto giunge fino a fargli compiere sterili atti di cova; così nei Collegi femminili
che sono mezze cattività
si svolge il fenomeno semipatologico della «fiamma». Quelle amicizie che scoppiano in modo fulmineo al pari dell'amore sessuale
che salgono per ogni ostacolo incontrato al grado di vera passione
che non vanno mai senza gelosie e senza lagrime
che si estrinsecano in giostre sentimentali
dove si fa ostentazione di grazia
di dolcezza
di fierezza
di eleganza
di tatto
di buon gusto
pur di attirare gli sguardi di colei o di colui verso cui si sente genio o simpatia
sono pel biologo un equivalente dello stesso fenomeno istintivo.
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