E non possiamo meravigliarcene. Che cosa è un istinto se non una tendenza ereditaria
trasmessa cioè attraverso alle generazioni
la quale sorge nel sub-cosciente di ciascun individuo sotto l'eccitazione di determinati stimoli
sotto il risveglio di determinate impressioni sensitive? Queste impressioni possono provenire dal di fuori
dall'ambiente
dalle circostanze esterne: ed ecco perchè la vista di una bella persona
di un viso armonico
di un portamento gentile e distinto
ovvero anche la semplice imagine di tutto ciò (per notizie ricevute su di una persona ignota
della quale si sentono elogiare i rari pregi fisici e morali)
fanno nascere il sentimento rapido di simpatia che è il nucleo della «fiamma». Codesta è l'origine
che diremo esteriore o puramente psichica
dell'«amicizia»; ma a volte questo stimolo
che fa parte della sfera intellettuale
sia esso una sensazione
sia esso un'imagine
ed eccita in via indiretta la sfera emotiva
non ridesta altro che il ricordo di una vaga ed oscura emozione sessuale precedente
così da farla aderire al nuovo obbietto. E in questo ha ragione il Freudismo.
Ma quelle impressioni eccitatrici possono anche venire dall'interno; consistere
cioè
in stimolazioni embrionali
elementari (direbbe Ribot) delle attività superiori
per opera degli organi di cui si apre alla pubertà la capacità funzionale e si inizia
ad un tempo
l'ufficio cotanto attivo nella psiche individuale. In allora è l'irrompere delle impressioni genesiche che imprime
per così dire
una nuova direzione al sentimento
che lo polarizza e lo fa volgere
quasi alla cieca
verso l'oggetto che sembra appagarlo.
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Freudismo Ribot
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