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      In sostanza le «amicizie» della pubertà e dell'adolescenza sono dovute a due fattori: la socialità e la sessualità; e il loro pericolo risiede per l'appunto nella soverchia fusione di questi due elementi affettivi e nella facile preponderanza del secondo sul primo.
      Niun può stupirsi che nei Collegi ed Educandati dove le relazioni sociali tengono così piccola parte nella esistenza monotona e fredda dei convittori e delle educande la prima voce dell'istinto sessuale svegli per aberrazione un'eco troppo ripercosso nella sfera dei sentimenti sociali che contemporaneamente per le ragioni suindicate si schiude ed allarga alla pubertà. Ne vediamo la prova anche in questo: che i giovanetti e le giovanette cercano nell'amico o nell'amica da un lato quelle doti fisiche che rispondono al bisogno sessuale - la bellezza l'eleganza la distinzione dei modi - dall'altro quelle doti morali che rispondono più specialmente all'utile sociale - l'affettuosità la dolcezza la costanza del carattere l'ingegno la coltura.
      In fondo a quelle unioni vi è sempre uno scopo: rendersi omogenee a due per due fare della coppia come una sola ed unica personalità con gli stessi sentimenti con le stesse idee con gli stessi bisogni. Ora non è questa la tendenza che domina tutte le simpatie siano inspirate dal vincolo di affinità sociale siano dovute all'affinità sessuale? In ambo i casi il simpatizzare di due anime e di due corpi può tenere a cause intime diverse. Talvolta è la somiglianza che provoca la mutua loro attrazione.


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Sessualità umana
di Enrico Morselli
Editore F.lli Bocca Torino
1931 pagine 209

   





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