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È un fatto incontestabile che nella intiera cerchia della vita individuale e sociale degli esseri più evoluti - gli uomini delle nazioni civili - la sfera sessuale appare più ristretta di quella puramente conservativa. Ma dov'è pur sempre l'intensità maggiore di sensazioni? dov'è lo stimolo più acuto per agire? dov'è l'origine prima del grande istinto di tenerezza da cui si svolge la maternità
questa chiave di volta di tutto l'edificio dell'affettività e però anche della socievolezza umana? dov'è il fermento più efficace e fecondo per le creazioni più universalmente sentite dell'intelletto umano
che sono le artistiche e le religiose?
Senza dubbio la lotta per l'esistenza
acuita in seno ai popoli civili dalle mille esigenze di una vita sempre più complessa di aggregazione
dà il maggiore risalto nella condotta di ciascuno di noi alle azioni che tendono al procacciamento del pane
intendendo designare sotto questo nome (e spero ciò si capisca e si accetti dal lettore) non i soli mezzi materiali di sussistenza
che sono l'alimento somatico e la difesa dalle influenze contrarie dell'ambiente fisico
ma pur anco tutto quanto serve a soddisfare i bisogni psichici individuali
l'alimento
per così dire
del nostro cervello incivilito. Però i vincoli di convivenza restringono ed ostacolano la libera attività dell'individuo nella sfera conservativa
fino a rendere fierissima la lotta
per quanto combattuta con la più nobile delle armi
con la forza intellettuale
che ci assicura la vittoria ora come astuzia
ora come audacia ed ora
purtroppo ancor raramente
come virtù ed ingegno.
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