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      Inoltre i fenomeni sociali cui dà luogo la «questione sessuale» sono per l'appunto tutte le manifestazioni possibili della coscienza collettiva da questo lato. Celibato forzato; matrimoni infelici; adulterii; prostituzione; reati di libidine... non ve ne sono nè ve ne possono essere altri.
      La possibilità di una soluzione autonoma e pertanto pacifica è data da ciò che per il soddisfacimento del bisogno sessuale non è necessario ottenere con pene e fatiche un equilibrio fra l'uomo e i prodotti dell'ambiente esterno. La fame esige del pane vale a dire un prodotto che sta fuori di noi che deve essere conquistato con perdite anticipate di energia e che non si distribuirà mai degnamente per volontà reciproca dei conviventi finchè per qualità e quantità sarà inadeguata ai loro bisogni. Per contro l'amore si esaurisce entro la cerchia umana nulla esige dal mondo fisico e a soddisfarlo in tutti basterà l'accordo fra le volontà dei conviventi. Adunque la questione sessuale trova la sua soluzione quasi esclusivamente nella sfera morale nè può dar luogo a lotte o a battaglie che neppure lontanamente assomiglino a quelle che la questione sociale ci mostra gigantesche.
      Ognuno vede poi facilmente che molte delle difficoltà oggidì incontrate dal bisogno riproduttivo sono di indole economica: difficoltà economica di fondare una famiglia; difficoltà economica di mantenere ed educare la prole; origine economica di buona parte della prostituzione. La soluzione progressiva della questione sociale implicherà quella almeno di taluni problemi secondarii della sessuale ad esempio dei problemi annessi alla istituzione e costituzione della famiglia.


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Sessualità umana
di Enrico Morselli
Editore F.lli Bocca Torino
1931 pagine 209