Inoltre i fenomeni sociali cui dà luogo la «questione sessuale»
sono
per l'appunto
tutte le manifestazioni possibili della coscienza collettiva da questo lato. Celibato forzato; matrimoni infelici; adulterii; prostituzione; reati di libidine... non ve ne sono
nè ve ne possono essere altri.
La possibilità di una soluzione autonoma
e pertanto pacifica
è data da ciò che per il soddisfacimento del bisogno sessuale non è necessario ottenere con pene e fatiche un equilibrio fra l'uomo e i prodotti dell'ambiente esterno. La fame esige del pane
vale a dire un prodotto che sta fuori di noi
che deve essere conquistato con perdite anticipate di energia
e che non si distribuirà mai degnamente per volontà reciproca dei conviventi finchè per qualità e quantità sarà inadeguata ai loro bisogni. Per contro
l'amore si esaurisce entro la cerchia umana
nulla esige dal mondo fisico
e a soddisfarlo in tutti basterà l'accordo fra le volontà dei conviventi. Adunque la questione sessuale trova la sua soluzione
quasi esclusivamente
nella sfera morale
nè può dar luogo a lotte o a battaglie che neppure lontanamente assomiglino a quelle che la questione sociale ci mostra gigantesche.
Ognuno vede poi
facilmente
che molte delle difficoltà oggidì incontrate dal bisogno riproduttivo sono di indole economica: difficoltà economica di fondare una famiglia; difficoltà economica di mantenere ed educare la prole; origine economica di buona parte della prostituzione. La soluzione progressiva della questione sociale implicherà quella
almeno
di taluni problemi secondarii della sessuale
ad esempio dei problemi annessi alla istituzione e costituzione della famiglia.
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